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S.p.l.i.a. S.p.A., accordo sul premio di risultato con la catena alberghiera di lusso presente a Venezia, Firenze e Perugia

Roma, 2 aprile 2024 – Raggiunto l’obiettivo del premio di risultato per i dipendenti di S.p.l.i.a. S.p.A. – Società per l’industria alberghiera, azienda che gestisce il Londra Palace Hotel di Venezia, il The Place Hotel di Firenze e il Borgo dei Conti Resort di Perugia, a seguito della sottoscrizione dell’accordo per il 2024. Il premio 2024, che sarà erogato entro aprile 2025, è stato determinato in base ai risultati raggiunti dalle singole strutture alberghiere in termini di EBITDA. L’importo del sistema premiale base varia dai 400 euro previsti per il 7° livello agli 852 euro del 1° livello, mentre il premio massimo va dai 1.291,81 euro del 7° livello ai 2.751,56 euro previsti per il 1° livello. Rientrano nel perimetro del premio tutti i lavoratori con contratto a tempo indeterminato e i lavoratori con contratto a tempo determinato non inferiore a 3 mesi, anche non continuativi. Per i lavoratori assunti e/o trasformati a tempo indeterminato nel corso del 2024 la misura del premio verrà erogata pro quota, mentre per quelli in servizio con rapporto di lavoro a tempo parziale l’importo sarà ridotto in base alla proporzione tra l'orario ridotto e il normale orario contrattuale. Il sistema premiale si estenderà per il 2025 anche al personale del Borgo dei Conti di Perugia. Soddisfazione in casa Fisascat. Per Salvo Carofratello, impegnato al tavolo di trattativa per la federazione cislina, «il raggiungimento di questo obiettivo apre di fatto la possibilità di discutere un contratto integrativo aziendale, di durate triennale, più articolato e di maggiori opportunità per entrambe le parti».

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EssilorLuxottica, prosegue in plenaria il confronto sulla definizione del primo Contratto integrativo aziendale da applicare ai circa 3.500 dipendenti del retail

C’è intesa sul ticket restaurant: dal 1° aprile 2025 diritto al buono pasto con almeno sei ore giornaliere lavorate con una pausa pranzo di almeno 30 minuti

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Capgemini Italia, sindacati e direzione aziendale a confronto per il rinnovo dell’accordo sullo smart working

Roma, 1 aprile 2025 – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs a confronto con la direzione aziendale di Capgemini Italia per il rinnovo dell’accordo sullo smart working. L’intesa, in scadenza il 30 aprile 2025, si applica ai 9.338 dipendenti della società di consulenza operante nel settore del terziario avanzato. Nel corso dell’ultimo incontro l’azienda ha manifestato l’intenzione di rivedere l’accordo prevedendo un ridimensionamento delle giornate di lavoro da remoto. Nello specifico, Capgemini ha proposto 8 giornate lavorative di smart working al mese per tutti i dipendenti, con una media di 2 giorni a settimana e un’estensione delle giornate di lavoro da remoto in taluni casi, come per chi ha figli minori di un anno, per i dipendenti della sede di Roma in vista delle giornate giubilari o, ancora, in concomitanza con i periodi di chiusura aziendale (indicativamente nel mese di agosto). Lo smart working rimarrebbe invece sospeso per chi lavora in bench, così da facilitarne la ricollocazione in altri progetti secondo le necessità aziendali. L’azienda, che spinge per il raggiungimento di un’intesa entro il 10 aprile, ha annunciato, in caso di mancato accordo, l’applicazione di un regolamento interno. Fermo no da parte dei sindacati a un accordo sulle basi prospettate da Capgemini. I motivi sono molteplici: il ritardo nell’avvio del tavolo di discussione, i tempi stretti per chiudere l’accordo, le criticità nella disponibilità di postazioni nelle sedi, la mancanza di dati sulla produttività legata al lavoro in smart working, l’organizzazione carente della formazione per chi lavora in interprogetto, il rapporto con i manager, i tempi di percorrenza da e per le sedi di lavoro con i relativi aumenti di costo per l’uso dei mezzi di trasporto. Ragioni a cui si aggiunge anche un problema di tenuta occupazionale emerso a seguito di contrazioni di commesse nel settore automotive. Filcams, Fisascat e Uiltucs evidenziano inoltre che, a distanza di tempo dall’unificazione tra Altran e Capgemini, permangono delle distanze sul piano dei trattamenti retributivi e contrattuali dei dipendenti non più accettabili. Al termine della riunione, considerate ancora insoddisfacenti le risposte aziendali e date le forti preoccupazioni della delegazione sindacale, Filcams, Fisascat e Uiltucs, al fine di condividere con le lavoratrici e i lavoratori lo stato della trattativa, hanno annunciato iniziative di informazione attraverso assemblee sindacali, anche in accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, e lo svolgimento di un coordinamento unitario. Il prossimo incontro con l’azienda è fissato per il 9 aprile, alle 10:00, in modalità videoconferenza.

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Lidl Italia, prorogata fino al 6 marzo 2026 la validità del Contratto integrativo aziendale applicato ai circa 22mila dipendenti

Lorenzi/Chicca: «Il nostro obiettivo resta quello di definire un nuovo accordo che valorizzi le professionalità e risponda alle esigenze di un settore in continua evoluzione»

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UnipolRental, in sciopero il 31 marzo e il 1° aprile i dipendenti della società di noleggio auto a lungo termine del Gruppo Unipol

Roma, 28 marzo 2025 – Incroceranno le braccia il 31 marzo e il 1° aprile le lavoratrici e i lavoratori dipendenti di UnipolRental S.p.A., società di noleggio auto a lungo termine del Gruppo Unipol. Lo sciopero di 16 ore, indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs unitamente al coordinamento delle delegate e dei delegati, si inserisce nell’ambito della dichiarazione di un nuovo pacchetto di 40 ore di sciopero da articolare a livello aziendale o territoriale, dopo la giornata di sciopero nazionale del 3 febbraio scorso. Alla base della protesta, lo stallo delle trattative sul contratto integrativo aziendale di gruppo e il mancato rinnovo dell’accordo sullo smart working, chiusure che penalizzano gravemente le condizioni economiche e normative delle lavoratrici e dei lavoratori dell’area terziario, alle dipendenze di Cambiomarcia S.r.l., I.Car S.r.l., Leithà S.r.l., Unicasa Italia S.p.A., UnipolGlass S.r.l., UnipolHome S.p.A., UnipolPay S.p.A., UnipolRental S.p.A., UnipolService S.p.A., UnipolTech S.p.A., UniSalute Servizi S.r.l., Tantosvago S.r.l. e Wellbee S.r.l.. Oggi, in segno di solidarietà, le lavoratrici e i lavoratori del comparto terziario del Gruppo Unipol hanno preso parte ai presidi organizzati dalle rappresentanze del comparto assicurativo e finanziario nella giornata di sciopero nazionale indetto in concomitanza con la presentazione del Piano Industriale della “nuova” Unipol. «La protesta - stigmatizzano Filcams Fisascat e Uiltucs - proseguirà fino a quando non ci sarà una reale apertura al dialogo da parte dell’azienda, la vertenza è cruciale per riconoscere ai dipendenti dell’area terziario un trattamento equo e in linea con i trattamenti contrattuali esistenti all’interno del Gruppo Unipol, un gruppo solido dalle possibilità economiche importanti».

uni25

UNI Europa, dal 25 al 27 marzo a Belfast il 6° Congresso del sindacato europeo dei servizi

“Real Say, More Pay” il motto della kermesse: più contrattazione, più rappresentanza, più diritti per dare voce ai lavoratori e garantire salari più equi

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