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Ales S.p.A., sindacati a confronto con la società in house del Ministero della Cultura in vista della scadenza, il prossimo 31 dicembre, del contratto integrativo applicato ai circa 1.800 dipendenti

Roma, 20 novembre 2024 – Sindacati a confronto con la direzione aziendale di Ales S.p.A., società in house del Ministero della Cultura, in vista della scadenza, il prossimo 31 dicembre, del contratto integrativo applicato ai circa 1.800 dipendenti. Dopo aver comunicato il recente incremento dell’organico – 25 unità – e aver informato i sindacati sul progetto, ancora in cantiere, di riorganizzazione aziendale, Ales ha chiesto una proroga di un anno dell’attuale contratto integrativo. Alla base della richiesta aziendale i tempi considerati eccessivamente ristretti per un adeguato confronto nel merito del futuro accordo. Indisponibili ad una proroga integrale, tuttavia, le organizzazioni sindacali, che hanno sottolineato come il testo vigente necessiti di modifiche e integrazioni alla luce di quanto introdotto nel recente rinnovo del CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi Confcommercio, che l’azienda applica. Ma non solo: i sindacati insistono anche su alcuni istituti dell’attuale integrativo che, sulla base di quanto emerso durante la vigenza del contratto, richiedono formulazioni differenti. Su quest’ultimo punto il riferimento è in particolare al premio di risultato e alle criticità emerse rispetto al parametro della qualità, rispetto al quale i sindacati chiedono l’individuazione di criteri più oggettivi e meglio definiti. Così come, alla luce delle richieste ministeriali di apertura anche in occasione di festività in precedenza non previste, è necessario rivedere modalità e indennità relative al lavoro domenicale e festivo. Sul lavoro festivo, peraltro, sollecitata dalle organizzazioni sindacali, l’azienda ha riconosciuto di avere proceduto erroneamente con l’attribuzione di ferie unilaterali in occasione dei festivi e ha garantito che tale pratica non sarà più attuata, mentre si individueranno modalità condivise per ristorare lavoratrici e lavoratori coinvolti. Il confronto rimane aperto ed è aggiornato al prossimo 16 dicembre, in modalità mista. Intanto le parti si sono riservate di ragionare su una proroga parziale dell’attuale accordo, con possibile scadenza al 30 giugno 2025 ed entrata in vigore del nuovo integrativo a partire dal 1° luglio.

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Coop Centro Italia, incontro tra i sindacati e la direzione della cooperativa di consumatori per far luce sulle prospettive future del gruppo

Roma, 20 novembre 2024 – Incontro tra le organizzazioni sindacali di categoria e la direzione aziendale di Coop Centro Italia per far luce sulle prospettive future della società cooperativa, a fronte della difficile situazione di bilancio e delle voci insistenti di riorganizzazione aziendale e di sinergie con altre cooperative del distretto tirrenico. Coop Centro Italia è presente sul territorio nazionale con 44 punti vendita tra Lazio, Umbria e Abruzzo e occupa complessivamente circa 1.600 dipendenti. Nell’ambito del confronto la cooperativa ha richiamato un documento di indirizzo orientato alla sostenibilità e al rilancio con alcune linee generali. Tra queste il rafforzamento della base sociale; la revisione della politica dei prezzi per riconquistare quote di mercato, aumentare i volumi, diminuire e razionalizzare i costi, rivedere i perimetri delle cooperative del distretto tirrenico e integrare maggiormente la logistica e i servizi generali; la tutela del patrimonio cooperativo attraverso la patrimonializzazione e gli strumenti finanziari partecipativi. Sulla base del documento di indirizzo Coop Centro Italia ha fatto sapere di stare elaborando un piano industriale da presentare entro il mese di dicembre. Le organizzazioni sindacali, pur condividendo il piano di rilancio esposto dalla cooperativa, hanno tuttavia sottolineato come l’obiettivo non possa essere raggiunto riducendo il personale, il perimetro commerciale o il costo del lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori di Coop Centro Italia – hanno ribadito i sindacati – hanno già fatto sacrifici e contribuiscono quotidianamente alla sostenibilità della Cooperativa: se razionalizzazione va fatta, è altrove che si deve guardare ed intervenire. Sono state inoltre espresse preoccupazioni sulle prospettive di fusione con altre cooperative che pure versano in condizioni di difficoltà finanziaria o commerciale. Coop Centro Italia ha escluso nell’immediato chiusure o cessioni da parte della rete vendite del gruppo, così come la prospettiva di una fusione all’interno di un’unica cooperativa di distretto, evidenziando però che risposte più precise sulla questione potranno emergere solo dopo la definizione del piano industriale. I sindacati hanno quindi chiesto che il prossimo incontro si svolga in forma plenaria entro dicembre, in concomitanza con l’assunzione del piano, in modo da consentire un confronto e una valutazione puntuale dei contenuti.

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Autogrill e Nuova Sidap, prosegue la trattativa sul rinnovo dei contratti integrativi applicati agli oltre 7.000 dipendenti. Confronto in plenaria a Roma sulla parte normativa dell’accordo

Roma, 19 novembre 2024 – Prosegue in plenaria il confronto tra le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale di Autogrill e Nuova Sidap. Sul tavolo i rinnovi dei contratti integrativi, in scadenza il 31 dicembre 2024, da applicare agli oltre 7.000 dipendenti della multinazionale dei servizi di ristorazione e della sua controllata. Nel corso dell’ultimo incontro, a Roma, ad essere affrontata nel dettaglio è stata la parte normativa, con un’ampia discussione che ha toccato alcuni dei punti centrali del futuro accordo. Convergenze si registrano su più fronti, a cominciare dalle relazioni sindacali e dai diritti di informazione, con la previsione di specifici incontri annuali. Le parti sono poi al lavoro per l’individuazione di apposite commissioni paritetiche dedicate ai temi della salute e sicurezza e delle pari opportunità, in quest’ultimo caso con la partecipazione della Consigliera Nazionale di Parità. Ampio anche il confronto sull’organizzazione del lavoro, con la proposta sindacale di intervenire in particolare sui turni di riposo, garantendo un riposo continuativo di 48 ore al termine dei turni notturni per il personale con regime orario full time. Attenzione rivolta, inoltre, all’individuazione di modalità adeguate per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori un corretto bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro. Sul part time si lavora alla possibilità di disdettare le clausole flessibili anche in via temporanea a fronte di motivazioni quali gravi motivi di salute, assistenza a genitori non autosufficienti, malattia dei figli e diritto allo studio. Aperto anche il confronto sulle maggiorazioni per il lavoro notturno nella fascia oraria dalle 23:00 alle 6:00. Fruttuoso, poi, il lavoro delle parti sulla disciplina delle ferie e dei permessi. Nel corso dell’incontro si è discusso della revisione dell’istituto della banca ore solidali, oltre che dei permessi per il diritto allo studio, l’inserimento dei figli al nido, la malattia dei figli under 14, l’accompagnamento per visite mediche del genitore. Spazio anche all’anticipazione del TFR con causali non previste dalla legge, tra cui le spese sostenute per l’adozione del figlio, l’acquisto di farmaci salvavita, la ristrutturazione della prima casa. Il confronto riprenderà nelle prossime settimane, quando la discussione entrerà nel dettaglio della disciplina riguardante il premio di risultato e approfondirà quei temi normativi su cui le posizioni non sono ancora convergenti.

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Gruppo Volkswagen Financial Services, la disciplina delle ferie, i permessi e l’organizzazione del lavoro al centro dell’ultimo incontro sul rinnovo del contratto integrativo applicato agli oltre 500 dipendenti

Roma, 18 novembre – La disciplina delle ferie, i permessi e l’organizzazione del lavoro al centro dell’ultimo incontro sul rinnovo del contratto integrativo del Gruppo Volkswagen Financial Services, che interessa complessivamente oltre 500 dipendenti. La trattativa, avviata nelle scorse settimane, si concentra su un ampio ventaglio di istituti contrattuali, dalle relazioni sindacali al sistema dei permessi, dalle maggiorazioni per straordinari e festivi alla formazione, anche attraverso l’erogazione di borse di studio, dal sistema di welfare alla malattia e all’assistenza sanitaria integrativa. In occasione dell’ultima sessione di trattativa le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di avere una calendarizzazione annuale anticipata sulle chiusure aziendali per poter così dare la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori di programmare le proprie ferie. La direzione del Gruppo, d’altra parte, ha però dichiarato l’impossibilità di calendarizzare in anticipo le chiusure a causa del carico di lavoro non continuo nel tempo e delle diverse esigenze dei dipartimenti interni all’azienda. La proposta sindacale sul tema è quella di gestire le ferie attraverso due modalità complementari: una parte delle ferie potrebbe essere pianificata in due momenti distinti dell’anno, mentre la restante parte rimarrebbe a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori per poter organizzare le ferie con tempistiche più celeri. Da parte sindacale è stato inoltre richiesto un preavviso congruo rispetto alle chiusure aziendali in determinate circostanze, ad esempio in concomitanza di un possibile ponte. Per quanto concerne l’utilizzo dei permessi, poi, i sindacati hanno proposto un periodo sperimentale in cui i dipendenti si impegnino a sviluppare una calendarizzazione trimestrale suddivisa per business unit o per team. Il buon esito della sperimentazione sarebbe finalizzato ad intraprendere un percorso condiviso verso la riduzione dell’orario di lavoro. Ulteriore richiesta sul punto da parte sindacale è l’istituzione di una commissione di monitoraggio che possa gestire eventuali criticità tra i lavoratori e i responsabili. Il Gruppo si è dichiarato disponibile ad una più approfondita valutazione delle proposte avanzate dai sindacati, al fine di giungere ad un accordo che includa anche la possibilità di gestire in maniera flessibile i diversi carichi di lavoro presenti in alcune giornate di fine mese, ipotizzando anche una banca ore per le ore di straordinario. Un’apertura apprezzata dai sindacati, che tuttavia hanno sottolineato e ribadito come ROL, flessibilità e banca ore siano concetti ben distinti e non sovrapponibili, sui quali andrà fatta un’ulteriore discussione per provare a definire una soluzione condivisa. Le parti hanno aggiornato la discussione fissando un nuovo incontro il prossimo 9 dicembre in modalità remota. Il confronto sarà preceduto da un coordinamento sindacale unitario.

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Roadhouse, siglato il primo Contratto integrativo aziendale per gli oltre 3.600 dipendenti della società operativa nel settore della ristorazione commerciale

Roma, 14 novembre 2024 – Siglato il primo Contratto integrativo aziendale per gli oltre 3.600 dipendenti della società Roadhouse Spa, operativa nel settore della ristorazione commerciale, con oltre 135 locali su tutto il territorio nazionale, con i marchi Calavera, Billy Tacos e Chicken House. L’intesa, siglata dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs con la direzione societaria, sarà in vigore dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2028. Il nuovo Contratto disciplina anzitutto il sistema di relazioni sindacali, sia a livello nazionale che locale, che mira a sviluppare e consolidare nel tempo una più ampia collaborazione utile a migliorare le condizioni di vita e di lavoro e di rappresentanza di tutti i dipendenti dell’azienda. Vengono estesi i diritti sindacali previsti dalla legge 300/70, Statuto dei Lavoratori, anche nei locali con meno di 15 dipendenti, sancendo un principio di estensione della rappresentanza sindacale dei lavoratori. Le assemblee sindacali potranno essere indette dalle RSU/RSA e/o dalle organizzazioni sindacali territoriali per un massimo di 10 ore per anno solare retribuite, sia in modalità presenza che in modalità remoto. In tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, oltre a migliorare ed implementare la formazione prevista in materia, viene condivisa una campagna di assemblee volta all’elezione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza in ogni locale e l’istituzione di una commissione paritetica per lo sviluppo ed esame delle materie condivise. Rispetto all’organizzazione del lavoro, vengono stabiliti turni su 3 settimane, per favorire e migliorare la conciliazione vita-lavoro, così come la possibilità di godere di due giorni di riposo consecutivi, ogni 4 sabati e domeniche lavorate. Mentre per quanto riguarda il consolidamento e l’estensione degli orari di lavoro part time, sarà concordato un sistema sperimentale di automaticità, individuando alcuni locali pilota, che sulla base delle esigenze personali, e dei picchi di attività stagionali, preveda l’aumento temporaneo e definitivo delle ore supplementari prestate dai lavoratori. Sostegno alla genitorialità, con l’estensione dei periodi di congedo parentale per maternità, con l’integrazione di un ulteriore 30% della retribuzione e la possibilità di richiedere la momentanea trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale sino al compimento del 12° anno di vita del bambino. Viene inoltre elevato a 14 anni di età il limite previsto dalla legge per usufruire dei 5 giorni di permesso in caso di malattia dei figli. Viene introdotto il diritto ad una pausa retribuita di 10 minuti giornalieri per i tempi di vestizione e svestizione, così come sarà garantito a tutti i lavoratori il diritto alla consumazione di un pasto completo omogeneamente su tutto il territorio nazionale. I lavoratori potranno inoltre ottenere l’anticipazione del TFR versato in azienda, a condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Sulla formazione professionale viene riconosciuto il ruolo strategico di una sua programmazione e progettazione congiunta, al fine di migliorare la professionalità dei lavoratori tutti, e si procederà a stabilire un sistema di certificazione delle competenze, spendibile come libretto formativo. Viene migliorata la conservazione del posto di lavoro, in caso di malattie gravi, per le quali l’azienda avviserà il lavoratore prima della scadenza, estendendo anche il diritto all’aspettativa non retribuita, escludendo dal conteggio tutti i periodi di assenza dovuti ad infortunio sul lavoro. In tema di diritto allo studio, oltre a migliorare la fruizione dei permessi previsti dal Ccnl, viene aggiunto un permesso retribuito per sostenere gli esami universitari. Viene normato e introdotto l’istituto della banca ore solidali, per la quale l’azienda contribuirà con un’ora aggiuntiva a fronte delle ore donate dai lavoratori. I lavoratori avranno il diritto di trasformare il loro rapporto di lavoro da tempo pieno a part time, sia in via temporanea che definitiva, al verificarsi di determinate esigenze, tra le quali casi riconosciuti di vittime di violenza di genere. Sulle pari opportunità, verranno condivisi percorsi di formazione per la sensibilizzazione al rispetto della parità di genere, e verrà designata la Consigliera di parità, in accordo con le organizzazioni sindacali. Definite anche le linee guida per l’applicazione della Banca delle Ore Solidali. Entro i primi quattro mesi del 2025, le parti si incontreranno per definire un sistema di maturazione di un Premio di produzione Risultato che avrà decorrenza dal 2026. L’accordo sarà sottoposto all’approvazione nelle assemblee dei lavoratori. Soddisfazione in casa sindacale. «Si tratta di un risultato importante – dichiarano Filcams, Fisascat e Uiltucs – che non solo migliora le condizioni lavorative dei dipendenti di Roadhouse, ma conferma l’importanza del dialogo e della collaborazione tra azienda e sindacati per raggiungere obiettivi condivisi». «Il primo Contratto integrativo Roadhouse - concludono le tre sigle - costituisce un passo avanti verso un modello di relazioni sindacali più moderno e inclusivo, in grado di rispondere alle esigenze di un settore dinamico come quello della ristorazione commerciale. Ora sarà fondamentale dare piena attuazione a quanto concordato, continuando a lavorare con determinazione per migliorare la qualità del lavoro e della vita dei dipendenti».

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Ccnl Cooperative Sociali, definite le nuove linee guida per la costruzione dei piani di assistenza sanitaria integrativa

Blanca: «Stabilito uno standard di prestazioni minime omogenee in favore delle lavoratrici e dei lavoratori, migliorando ciò che è attualmente disponibile e istituendo una prestazione ex novo»

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